Papa no iukoto wo kikinasai!

Che il sistema ormai collaudato per un merchandise anime che porta dalla light novel al manga e serie televisiva (o viceversa) fosse da decenni il sistema preferito dai Giapponesi ormai si era capito. Spesso e volentieri le riviste o gli studi di animazioni pescano a piene mani dal fluente mercato delle novel per realizzare prodotti che abbiano già stuzzicato l'interesse e la risposta degli appassionati. Una sorta di "usato garantito" per avere dati di vendita certi o comunque piuttosto prevedibili. Uno degli ultimi prodotti che ha seguito questo iter è Papa no iukoto wo kikinasai! (Ascoltate cosa dice Papà!) da un paio d'anni noto al pubblico nipponico. Pubblicato per la prima volta a settembre 2009 come light novel scritta da Tomohiro Matsu e illustrata da Yuka Nakajima ha ricevuto un'ottima risposta della critica che ha consentito sinora la realizzazione di 9 romanzi tutt'ora in corso. Nel 2011 a sorpresa viene iniziata una serie manga e contemporaneamente annunciata una serie anime breve di 12 episodi trasmessa da gennaio il cui ultimo viene trasmesso proprio oggi.
Yuta Segawa è un normale studente universitario che ha deciso di andare a vivere da solo per frequentare la facoltà di lettere dell'università Tama. Cresciuto dalla sorella maggiore perchè orfano dei genitori decide di andarsene quando viene a sapere che ha deciso di sposarsi con un uomo già padre di due figlie. Circa tre anni dopo Yuta viene invitato a casa dalla sorella Yuri per riavvicinarsi alla famiglia dopo la nascita di Hina, l'unica nipote consanguinea del ragazzo. I rapporti sembrano essersi ripresi così Yuri affida le ragazze a Yuta per qualche giorno per recarsi in viaggio con il marito. Durante il viaggio l'aereo su cui la coppia stava volando precipita senza lasciare sopravvissuti. Yuta decide così di prendersi cura delle tre ragazze per non costringerle a separarsi e vivere ciascuna da un parente diverso. La sua vita subisce così una svolta dovendosi prendere cura delle ragazze, studiare e lavorare.
Il prodotto che ne esce è una simpatica commedia a metà tra lo scolastico e la vita di tutti i giorni in cui i protagonisti vivono le vicissitudini e le incomprensioni tipiche tra ragazzi e ragazze. Senso dell'humor e tematiche impegnative come l'adozione e la perdita dei genitori si mescolano in una storia che prende e trascina il lettore senza essere troppo impegnativa o con elementi particolarmente originali. Gli intrecci tra i personaggi del club scolastico di Yuta, la cotta da parte della "figlia" maggiore Sora rendono il tutto molto godibile e apprezzabile.
Dei prodotti realizzati il manga è quello decisamente migliore se uno preferisce lo stile disegnato alla letteratura. Segue piuttosto fedelmente l'originale poiché la sceneggiatura è stata scritta dallo stesso Tomohiro Matsu mentre i disegni questa volta sono ad opera di Yohei Takemura. Sono presenti e riportati la maggiorparte dei dettagli delle novel e i disegni sono davvero molto belli e particolareggiati. Purtroppo non è ancora in una fase molto avanzata essendo attualmente in serializzazione su Jump Square della Shueisha e perciò è uscito solo un volume lo scorso dicembre con il secondo previsto per il prossimo 4 aprile in Giappone.
Discorso a parte riguarda invece la serie televisiva che seppur godibile e realizzata con ottimi standard qualitativi, perde significato in un contesto di soli 12 episodi. Gli eventi riescono a malapena a mettersi in moto per poi arrestarsi quasi subito con la conclusione della stessa. Non è ancora dato sapere se saranno previste nuove serie, di certo 12 episodi per un racconto di 9 volumi in prosecuzione dà più l'idea di un prodotto promozionale per le rispettive serializzazioni cartacee piuttosto che un brand che intenda seguire una linea propria. Attenderemo gli sviluppi futuri sperando nel contempo di vedere in Italia entro pochi anni, tempo di raggiungere una quantità pubblicabile di takonbon, almeno il manga che merita di certo una lettura.