Neon Genesis Evangelion Anima
30 novembre 2020
Per tutti i vecchi appassionati di Evangelion, come il sottoscritto, l’ultimo decennio è stato un saliscendi di situazioni tra la conclusione del ventennale manga di Sadamoto, i continui ritardi dei Rebuild (dove pare finalmente confermata la data del 23 Gennaio 2021 per il quarto e ultimo film), la riproposizione Netflix e la solita enorme mole di prodotti di merchandising più o meno collegati alla saga. Ed ecco che tra le varie produzioni spunta nel 2017 una riedizione giapponese della light novel pubblicata Dengeki Hobby Magazine e ora raccolta in 5 volumi: Evangelion Anima, un finale alternativo alla serie tradizionale. E ora tale edizione è stata proposta anche sul mercato internazionale con una nuova serializzazione che è attualmente in corso d’opera.Scritto e illustrato da Ikuto Yamashita, designer della serie originale, arriva in formato light novel un finale alternativo rispetto a quanto raccontato in The End of Evangelion.
Sono passati tre anni da quando Shinji Hikari ha impedito la realizzazione del Progetto per il Perfezionamento dell’Uomo. Quando si aprì la voragine al centro del Geo Front la serie degli Eva non stava accerchiando l’unità 01, ma la 02. Un attimo prima del compimento del rituale che avrebbe avviato l’unificazione di tutte le anime, l’Eva-01 era riuscito a respingere le forze d’assalto interrompendo la cerimonia e l’Albero della Vita, comparso nel cielo che aveva al centro l’unità 02 trafitta dalle copie della lancia di Longinus, era andato in frantumi. Adesso Shinji e Asuka, guidati da Misato che è a capo della NERV, continuano la loro mansione come piloti di Eva seppur degli Angeli non vi sia più traccia da diverso tempo mentre Rei ha tre cloni chiamati Quatre, Cinque e Six che risiedono in orbita terrestre a bordo di unità Eva sperimentali alimentate da motori S2. Ma un giorno l’Eva 0.0 controllato da Quatre va improvvisamente in Berserk dando il via a una situazione di estrema gravità.
È importante precisare, come scritto nella postfazione del primo libro dallo stesso Ikuto Yamashita, che Anima è stato sviluppato su richiesta di Hideaki Anno durante la lavorazione del materiale che sarebbe andato a comporre la storia dei film della Rebuild of Evangelion. Anno richiese a Yamashita di provare a sviluppare una storia parallela insieme all’editor Hasuo Hashihara (e che contribuì a diverse scelte narrative come l’idea dei cloni di Rei). Credo che questa contemporaneità dei due lavori sia ciò che ha permesso ad Anima di avere uno degli elementi più importanti prima ancora dell’originalità: la coerenza narrativa.
Troppo spesso la serie infinita di spinoff e storie legate all’universo di Evangelion, seppur di grande qualità, hanno sempre mancato di un elemento che li mantenesse in linea con la storia originale. Pensando a Girlfriend of Steel piuttosto che allo Shinji Raising Project, per quanto vadano considerati come spinoff, la diversa caratterizzazione dei personaggi e il differente stile con le quali venivano trattate per esempio le parti più tecnologiche, li ha sempre fatti deviare dall’obbiettivo.
Leggendo Anima invece ci si immerge nuovamente in Evangelion seguendo quel filone e quello stile narrativo che ha contraddistinto la serie tv e i film dando un senso di naturale continuità che non è assolutamente scontato in questo tipo di operazioni. Lo stesso linguaggio che viene utilizzato nel libro, denso di terminologie tecniche e nella descrizione dei combattimenti che ben ricordano le situazioni presenti nell’anime.
Yamashita, essendo inoltre designer della parte mecha, ha aggiunto moltissime illustrazioni tecniche che impreziosiscono il volume e lo aiutano ancora di più nella coerenza con quanto visto in precedenza. La storia inoltre segue binari estremamente creativi risultando interessante e intrigante sia dal punto di vista narrativo che da quello dello sviluppo dei personaggi.
L’unica mia perplessità rimane, come in ogni nuova proposta legata ad Evangelion, sempre la stessa. Personalmente trovo che Evangelion abbia già detto tutto quello che c’era da dire, sebbene il suo appeal resti immutato da quasi vent’anni e qualsiasi cosa porti il suo nome risulta sempre una ventata di hype che gli appassionati non riescono a frenare nonostante il livello qualitativo complessivo quasi mai all’altezza.
Attualmente sono disponibili in italiano i primi due libri pubblicati da Planet Manga in un’edizione veramente curata con sovraccoperta e pagine a colori al prezzo di 14,90€, un ottimo regalo di Natale se qualcuno fosse a corto di idee. Tenendo presente che Evangelion Anima resta un prodotto adatto soltanto a chi ha seguito e letto la serie originale.
Chi non conosce Evangelion dovrà prima recuperare ciò che si è perso mentre i fan storici potranno gettarsi nella lettura di questa bella storia con la consueta domanda che ci accompagna ad ogni nuovo lavoro su Evangelion: ne avevamo davvero bisogno?
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