Amagi Brilliant Park
27 ottobre 2014
Mancano solo quattro giorni al consueto appuntamento con il Lucca Comics e, in attesa delle novità che verranno presentate alle conferenze, torno a
proporre un editoriale su una serie anime che mancava da un po' di tempo. Nell'ambito delle mie preferenze Shoji Gatoh al momento è uno degli autori
al top delle classifiche e anche questa volta non ha illuso le attese con la sua nuova serie originale.
Conosciuto principalmente per la serie di Full Metal Panic e i vari spin-off ad essa legati (Fumoffu, Another) come per ogni autore è
sempre difficile ripertersi dopo una serie di così grande successo. E la mia curiosità era appunto di vedere cosa Gatou fosse stato in grado di realizzare
avendo un eredità editoriale un po' scomoda.
Dallo stesso autore di Full Metal Panic arriva Amagi: le vicissitudini di uno strambo Luna Park!
Anche Amagi Brilliant Park nasce come light novel ed è stato portato su schermo dalla Kyoto Animation, già autrice delle serie di FMP Fumoffu e The Second Raid, e sicuro indice di qualità della storia dal momento che la KyoAni difficilmente si è occupata di serie dallo scarso valore artistico. Personalmente non mi è stato possibile recuperare i romanzi perciò, dopo la messa in onda a inizio ottobre, ho iniziato a seguire la serie per capire quali fossero i suoi punti di forza.
La storia è incentrata su Seiya Kanie, un ragazzo piuttosto egocentrico che a causa di questo suo essere narcisista non è circondato da molti amici sebbene sia bello e bravo negli studi. La narrazione ha inizio con la sua compagna di classe di nome Isuzu Sento che gli chiede improvvisamente di uscire per un appuntamento minacciandolo con un moschetto. Seiya viene portato a visitare un parco giochi, l'Amagi Brilliant Park, in totale decadenza. Qui tra strambi personaggi fantastici e le attrazioni del parco a Seiya verrà chiesto di aiutarli in una missione impossibile: riuscire a portare 250mila visitatori entro tre mesi, previa la chiusura definitiva.
In questo nuovo lavoro Shoji Gatou mette in campo tutte le caratteristiche del suo stile, attingendo a piene mani anche ad auto-citazioni di suoi personaggi famosi. Non credo sia un mistero che il primo elemento a spingere la visione della serie sia la presenza di Bonta-kun (qui chiamato Moffle), mascotte principale di Full Metal Panic. Un piccolo escamotage pubblicitario che però esaurisce il suo lato commerciale già dopo la prima apparizione (con tanto di pronuncia “Fumoffu!”). E' chiaro infatti che in questa serie Moffle non sia una semplice comparsa ma un vero e proprio personaggio che prenderà parte importante nella storia.
La trama è collocata nel tipico mondo alla Gatou, dove in situazioni apparentemente banali l'elemento sovrannaturale trasforma il tutto mettendolo sotto una luce diversa e curiosa, che attrae il lettore e lo spettatore incuriosito da quale piega possono prendere gli eventi.
Gli ingredienti nel piatto ci sono tutti per avere un'altra serie di successo, forse non ai livelli della precedente, ma di certo gradevole e avvincente.
Gli unici punti che mi hanno lasciato perplesso riguardano la caratterizzazione dei personaggi, che sinora non mi ha troppo convinto, e il numero di episodi. Seiya infatti è piuttosto banale come stereotipo ma forse il suo passato, citato nei primi episodi, potrebbe essere l'elemento che riserva delle sorprese. Anche il fatto che ci sia un solo protagonista principale e non due, come in FMP, forse può destabilizzare.
Sul numero di episodi posso solo ripetere quanto detto in precedenza per altre serie: sono sufficienti 13 puntate per riuscire a creare un arco narrativo completo e ben definito che dia soddisfazione allo spettatore? Personalmente ritengo di no, soprattutto per il fatto che si tratta di un adattamento di una serie di romanzi che al momento ha raggiunto quota 6.
E' pur vero che negli ultimi anni anche in Giappone hanno iniziato a gestire alcune serie televisive suddividendole in “stagioni”, unica scappatoia al problema del numero insufficiente di episodi. Sarà il successo della serie a decretarne il proseguimento.
Chiudo segnalando che se voleste seguire Amagi Brilliant Park sottotitolato in italiano, ho iniziato a realizzarne la traduzione per il mio gruppo di fansub Neo-Tokyo Anime. Potete trovare gli episodi e ulteriori informazioni al sito http://nta.altervista.org.
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